Un sorriso che accende le speranze
Silvia Pietrarolo,
Alumna 5 Classe ITB
Giornalista e manager presso Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano
L’elezione alla Presidenza degli Stati Uniti di Joe Biden, ha portato con sé la scelta di una Vice Presidente donna, Kamala Harris. Mamma indiana e padre giamaicano, immigrati poi in America, Kamala ha già dimostrato di essere una forza della natura, con una carriera antecedente di tutto rispetto. Procuratore generale della California, fino al Senato, ed ora numero due USA.
Un viso luminoso, sorriso che disarma, lei, nel suo primo discorso in tailleur bianco, è la prima Vice Presidente donna degli Stati Uniti dopo 230 anni di storia americana!
E’ “una prima volta” in tutti i sensi e rivoluzionaria. Il tetto di cristallo è più che rotto, frantumato, ed è sbalorditivo vedere che alcuni tra i più importanti cambiamenti, di portata epocale, poi, avvengono molto velocemente.
Come la pandemia ha accelerato in maniera esponenziale il digitale, lo smartworking, la sostenibilità e l’attenzione per l’ambiente – che non sono più solo chiacchiere da salotti liberal ma investimenti concreti – così, la diversity, ha raggiunto traguardi insperati fino a poco tempo fa, anche in Italia.
Quel che fu detto per Ursula Von der Leyen, prima Presidente della Commissione Europea, vale anche per Kamala: loro sono arrivate lì dove sono, grazie a secoli di lotte per l’emancipazione femminile, grazie alle tantissime donne che hanno lottato in più campi sacrificandosi, nel corso dei secoli, per spianare la strada a quelle che sarebbero venute dopo. E tra queste, più recentemente, quella che ha dato la spallata finale in America negli ultimi anni, è certamente Hillary Clinton, che senza dubbio ha contribuito con costanza e determinazione, a tracciare la via con risultati tangibili.
Non per niente, Kamala sul palco ha ammesso subito: “anche se sono la prima a ricoprire questa carica, non sarò l’ultima”. Non solo, nel suo discorso che ha bucato in pieno lo schermo, ha detto una frase efficacissima rivolta ai giovani, da coach life professionista: “guardatevi in un modo in cui gli altri potrebbero non vedervi o semplicemente perchè non se ne sono mai resi conto”.
Kamala Harris, oggi rappresenta un role model fondamentale per ispirare le donne e le giovani, immigrate, di tutti i colori, che fa sperare e credere che qualsiasi cosa sia possibile. Un modello che sarà più forte se saprà valorizzare anche le altre donne.
Non le manca nulla, nemmeno i numerosi haters che le contrappongono modelli di donne americane con tanti figli, lei, che non ne ha avuti e che si è sposata soltanto a 50 anni sei anni fa, con un marito ebreo che starà a casa (ha lasciato il lavoro). Ha una grandissima responsabilità, tutti gli occhi del mondo puntati, ed è per questo che ora è molto cauta. Ogni possibile errore potrebbe costarle il doppio. Qui si parrà la sua nobilitate. Forza Kamala!
Abbiamo chiesto ad alcuni nostri stakeholders, un loro parere sull’argomento:
Paola Poli Fondatrice Women security:
“L’elezione di Kamala rappresenta una svolta epocale, la vittoria del merito e della forza di carattere sui vecchi sistemi di potere, l’emergere di una nuova leadership che comprende giustizia sociale e parità di diritti. Allarga gli orizzonti di possibilità per tutte le donne, una nuova lezione di “yes i can” dall’America”.
Karen Nahum Resp. Publishing and Digital Ilsole24ore:
“La vittoria di Kamala Harris manda un bellissimo messaggio alle giovani donne di quanto passione, competenza e determinazione siano importanti per raggiungere i propri obiettivi anche in un momento complicato come quello che stiamo vivendo, oltre a un grande inno alla speranza per tutte le donne del mondo per pretendere il cambiamento”.
Francesca Colombo, Direttore BAM:
“Ho tifato per lei! La sua energia positiva e la sua determinazione sono sicura che possano essere un esempio e una spinta per tante donne capaci e di valore ad arrivare a fare la loro parte per un mondo più armonico e sostenibile. Un atto concreto di cosa significhi gender equality e diversity&inclusion: non parole ma fatti, evviva!”
Maria Pierdicchi Presidente NedCommunity:
“Il fatto che una donna diventi vice presidente grazie ad un percorso di merito e molta autorevolezza professionale conquistata sul campo rappresenta un grande avanzamento per la società, le donne e i giovani. Un role model che potrà ispirare le donne e le giovani di tutto il mondo e in particolare dare speranza e voglia di emergere alle fasce meno rappresentate in politica e nelle istituzioni.”
Ilaria Guidantoni, scrittrice e manager:
“Kamala in sanscrito è la maestra dell’amore, e la sua storia evoca la ricchezza delle differenze non stereotipate; culture e religioni che vengono da lontano ma non riconoscibili in una marginalità da riscatto, per un lieto fine. L’augurio è che il nome tracci la via”.