InTheBoardroom: aperte le candidature per portare donne e uomini di talento nei CdA
Al via le candidature per la 10° edizione di InTheBoardroom, il percorso di formazione executive nato per promuovere l’inserimento di donne di talento nei Consigli di Amministrazione. Con una grande novità: quest’anno apre agli uomini. La nuova edizione di InTheBoardroom 4.0, supportata dai partner storici Egon Zehnder e London Stock Exchange Group a cui si affianca DLA Piper, l’obiettivo di accelerare l’adozione di una cultura inclusiva e di valorizzazione delle diversità per rispondere alle sfide della sostenibilità, tema prioritario nell’agenda dei board. Sarà la prima classe mista donne e uomini che verranno formati sulle competenze necessarie per essere efficaci nel ruolo di amministratori e anche preparati a portare nei consigli di amministrazione il tema dell’inclusione non solo come tema etico ma soprattutto come tema di sostenibilità del business.
Il percorso formativo InTheBoardroom
Sarà un vero e proprio laboratorio in cui poter agire le dinamiche di CdA eterogenei per differente background, ruolo, genere, età. La diversità “paga” anche secondo il rapporto Credit Suisse dal titolo “The CS Gender 3000” del 2019, che evidenzia come l’andamento del prezzo delle azioni delle aziende quotate in borsa è aumentato regolarmente e con un andamento crescente nel tempo all’aumentare della percentuale delle donne nel CdA. Il percorso si articolerà in 10 appuntamenti (una giornata al mese da dicembre 2021 a ottobre 2022) e sarà rivolto a donne e uomini con almeno 10 anni di esperienza lavorativa che aspirano a entrare in un Consiglio di Amministrazione.
La formazione verterà su tematiche di governance, legal e compliance, tecnologia e industria 4.0, leadership, negoziazione e sostenibilità del capitale umano, e promuoverà l’interazione e il confronto tra i partecipanti attraverso laboratori, simulazioni e business case ad integrazione della didattica frontale. La partecipazione a InTheBoardroom è gratuita e il processo di selezione dei 45 partecipanti sarà guidato oltre che da criteri meritocratici, dall’obiettivo di avere la massima varietà di profili all’interno della classe, indipendentemente dal genere di appartenenza e con un’attenzione rivolta verso la creazione di equilibrio tra i generi. L’obiettivo sarà costituire una classe con una varietà di profili per background aziendale, tecnologico, imprenditoriale e accademico ottimale per una contaminazione di esperienze e punti di vista.
Consulta il Bando e candidati entro il 17 Maggio 2021: ISCRIVITI QUI
Perchè è importante un percorso come InTheBoardroom
In Italia grazie all’applicazione della Legge Golfo-Mosca la gender diversity nella composizione degli organi di amministrazione e controllo delle società quotate ha raggiunto il massimo storico a fine 2020, segnando una presenza femminile pari al 42,8% e consentendo al nostro Paese di fare passi da gigante verso la chiusura di un divario in pochi anni anziché in svariati decenni. Anche il report di EWOB (European Women on Boards) conferma questo scenario e posiziona l’Italia al 6° posto per indice di uguaglianza di genere nei board tra le società dell’indice di borsa STOXX Europe 600, di fronte a Olanda, Belgio e Irlanda.
“Grazie alla legge sulle quote di genere, oggi nei CdA delle società quotate abbiamo una situazione di rappresentanza che ha quasi raggiunto la parità, pertanto crediamo sia arrivato il momento di dare un ulteriore impulso al cambiamento focalizzandoci sul “come” lavora un CdA efficace e inclusivo, ponendo l’accento sulla valorizzazione delle differenze attraverso un’alleanza tra donne e uomini”, commenta Paola Mascaro Presidente Valore D. “Sempre più aziende riconoscono nella cultura delle pari opportunità sul luogo di lavoro un efficace moltiplicatore di innovazione e crescita. Questa edizione di InTheBoardroom vuole quindi favorire uno spazio formativo in cui simulare realisticamente le dinamiche proprie di un board eterogeneo, sviluppando e valorizzando le competenze di leadership inclusiva che consentiranno ai futuri consiglieri di essere ambasciatori della diversity all’interno dei board e promotori di una cultura di valorizzazione delle differenze nelle aziende”.